Il sovrappeso toglie tra uno e 10 anni di aspettativa di vita
Il sovrappeso toglie tra uno e 10 anni di aspettativa di vita
Le persone in sovrappeso perdono, in media, un anno di aspettativa di vita, una cifra che cresce con i chili e può raggiungere i 10 anni in caso di obesità grave, secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet.
Il lavoro è stato fatto a partire da dati medici da quattro milioni di adulti in quattro continenti e "stabilisce concretamente che il sovrappeso e l'obesità sono associati a un rischio di morte prematura", ha detto l'autore principale dello studio, Emanuele Di Angelantonio, della Università di Cambridge. "In media le persone con sovrappeso perdono un anno di aspettativa di vita e i moderatamente obesi tre anni. Per quanto riguarda le persone affette da obesità grave, perdono circa 10 anni", ha detto Di Angelantonio. Sottolinea anche che il sovrappeso "aumenta il rischio di malattia coronarica, ictus, cancro e malattie respiratorie."
Il rischio di morte prematura aumenta regolarmente come si accumulano i chili in eccesso. Inoltre, lo studio rileva un effetto "tre volte superiore tra gli uomini che tra le donne."
Il numero di casi di obesità in tutto il mondo si è quasi raddoppiato dal 1980. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che 1.300 milioni di adulti, o il 39% di quelli oltre i 18 anni sono in sovrappeso. Per quanto riguarda gli obesi, rappresentano un altro 13% della popolazione mondiale adulta, vale a dire 600 milioni di persone. Per definire le categorie di sovrappeso o obesi, l’OMS utilizza il cosiddetto indice di massa corporea (BMI). Ciò deriva dal dividendo il peso della persona (misurata in kg) per il valore dell'altezza (in metri) al quadrato. Una persona ha una corporatura normale quando il loro BMI è compreso tra 18,5 e 24,9. Dal 25 è considerato sovrappeso, da 30 obesi e 40 da obesità grave.
Secondo la ricerca, il rischio di morire prima di 70 anni è, per un uomo di corporatura normale, di 19%, e 11% per le donne. In caso di obesità moderata (un BMI da 30) il rischio aumenta molto, fino a 29,5% tra gli uomini e 14,6% tra le donne.
Fonte: nutrinfo.com
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